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L’INTRUSA

Otto sono le incantevoli favole presenti nella raccolta di Odette Toulemonde, l’opera profonda e malinconica, ricca di nostalgia e tenerezza dell’autore franco-belga più tradotto al mondo: Eric-Emmanel Schmitt.
Lucia Poli autentica protagonista e padrona della messinscena, interpreta due di questi racconti, scelti con attenzione e posizionati come atti quasi consequenziali dalla regia cristallina di Angelo Savelli.

Due donne diverse ma anche simili e contraddittorie: sorridenti ma pessimiste, eleganti ma insoddisfatte, sofisticate ma sempre sull’orlo del baratro… inseguono una lontana e labile felicità.

La prima protagonista è tratta dal racconto schmittiano: É una bella giornata di pioggia. Una donna sola, una perfezionista con un inguaribile mal di vivere, la sua amica di sempre è la depressione eppure nel suo mondo è fatto di fatue speranze, la felicità si mostra, grazie ad Antoine in una bella giornata di pioggia.

La seconda donna è protagonista della più ironica novella: L’Intrusa. Un’anziana signora rischia la follia a causa di una misteriosa intrusa che si aggira nel suo appartamento: una sorta di thriller psicologico dove il crudele gioco sta nel riuscire a scoprire chi è quella vecchia intrusa.

Due percorsi umani, due donne che Schmitt descrive con amore, con quella tenerezza e quell’umorismo toccante.
Uno spettacolo di raffinata eleganza

CAST

di Eric-Emmanuel Schmitt, con Lucia Poli, regia Angelo Savelli, produzione Teatro della Toscana